Chetogenica in menopausa: come fa la dieta ad agire positivamente in questa fase delicata della vita?
La menopausa è un periodo della vita che rappresenta una notevole sfida per molte donne, relativamente ai sintomi collegati e alle conseguenze sullo stile di vita. Fortunatamente, esiste un approccio alimentare che può contribuire ad alleviare alcuni di questi disturbi, ed è proprio la dieta chetogenica. Una riduzione dei carboidrati, un aumento delle proteine ma soprattutto dei grassi nell’alimentazione può infatti portare ad una riduzione dei livelli di insulina, migliorarne la sensibilità, ovvero l’azione dell’insulina stessa sui tessuti, e ridurre efficacemente il peso corporeo che in questo periodo tende inevitabilmente ad incrementare.

I CAMBIAMENTI METABOLICI IN MENOPAUSA
La transizione naturale dal periodo fertile alla menopausa porta con sé una serie di alterazioni del metabolismo, che hanno importanti ripercussioni sull’assetto del metabolismo femminile. Il metabolismo è quell’insieme di processi fisiologici che regolano come il nostro corpo utilizza i nutrienti che assumiamo con la dieta, sia per produrre l’energia che ci serve per muoverci o mangiare, sia per costruire le riserve energetiche del corpo, come il grasso, le riserve di glicogeno o le fibre muscolari.
In primo luogo, con la peri-menopausa e la menopausa si assiste ad una riduzione della produzione degli ormoni sessuali femminili, ovvero estrogeni e progesterone; ciò è il risultato di una progressiva riduzione dell’attività delle ovaie che li producono. Si osservano importanti fluttuazioni nei livelli di questi ormoni negli anni della transizione, ma nel momento in cui il processo della menopausa prende il via, essi iniziano a scendere in modo stabile.
Gli ormoni sessuali femminili costituiscono un elemento protettivo verso numerosi apparati e sistemi del corpo femminile, tra cui soprattutto l’apparato cardiovascolare, l’osso, l’attività della tiroide ed il cervello. Tra le varie funzioni protettive degli estrogeni si annovera anche la capacità di indirizzare in modo specifico la costruzione e la distribuzione dei depositi di grasso in modo preferenziale a livello dei fianchi e delle cosce, una distribuzione nota come “fenotipo ginoide”.
Tuttavia, con la discesa dei livelli di estrogeni, la deposizione di grasso si reindirizza a livello addominale, non solo esternamente a livello della parete addominale, ma anche internamente attorno ad organi quali fegato, rene, intestino e cuore.
Questo “grasso viscerale”, ovvero grasso in rapporto con gli organi interni, non costituisce un semplice inestetismo ma è stato fortemente collegato ad un aumento della resistenza all’insulina (ovvero una perdita di efficacia dell’insulina sui tessuti), alla liberazione di trigliceridi nel sangue e, tutto considerato, ad uno stato di aumentato rischio cardiovascolare, metabolico ed infiammatorio. La riduzione della sensibilità all’insulina è infatti correlata con un aumentato rischio di diabete di tipo II, un aumentato rischio cardiovascolare ed è stata anche collegata al noto problema delle vampate di calore che lamentano tantissime donne in gravidanza.
Inoltre, la riduzione degli ormoni sessuali femminili è correlata ad un aumento dei livelli dell’ormone della fame, che viene chiamato “grelina” e ad una diminuita produzione dell’ormone della sazietà, chiamato “leptina”, prodotto dal grasso corporeo e responsabile della riduzione dell’appetito. Questo conduce ad un aumento del senso di fame, che contribuisce ad una maggiore quantità di cibo ingerita e ad un aumento del peso corporeo e del grasso accumulato.
Infine, con la menopausa si osserva una riduzione della massa magra, ovvero di fibre muscolari e ciò costituisce un ulteriore danno per il mantenimento di un metabolismo attivo, dato che il muscolo anche a riposo brucia un numero molto elevato di calorie, al pari del cervello e di tutti gli altri organi interni. Vediamo perciò, la dieta chetogenica in menopausa quali vantaggi apporta.

I VANTAGGI DELLA DIETA CHETOGENICA
L’effetto positivo della dieta chetogenica in menopausa è correlato all’efficacia che tale dieta ha dimostrato nella riduzione del peso e nella “composizione corporea”, ovvero nel rapporto reciproco tra massa grassa e massa magra del corpo.
È stato dimostrato in diversi studi che la dieta chetogenica mostra ottimi risultati nella riduzione della fame, del peso corporeo e nel controllo di colesterolo e trigliceridi. I risultati che ha dimostrato permettono di considerare questo approccio dietetico, una eccellente opzione nel contesto della menopausa, durante la quale il controllo del peso e dell’assetto metabolico sono particolarmente difficili da ottenere e da mantenere, con uno spostamento in termini di composizione corporea verso la massa grassa.
Secondo altri studi, l’aumento della sensibilità insulinica è un ulteriore beneficio che è stato osservato in gruppi di donne che hanno adottato l’approccio chetogenico, il che promuove un migliore controllo dell’equilibrio glicemico, ovvero della quantità di zucchero nel sangue. Oltre alla dieta, è importante integrare un esercizio regolare, un adeguato controllo dello stress e altri comportamenti salutari per migliorare la qualità di vita in menopausa.
In conclusione, la dieta chetogenica in menopausa, controllata e stilata su misura a partire dalle necessità e alle caratteristiche delle singole persone può essere una efficace arma per combattere le numerose alterazioni di varia natura che affliggono così tante donne ogni anno.
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