antiossidanti-alimentari

Prima di entrare nel vivo del discorso, facciamo un accenno sul significato di antiossidanti e di radicali liberi.

Un antiossidante è un composto che riduce o impedisce l’ossidazione di altri composti; si tratta di una sostanza che può proteggere le cellule contro gli effetti dei radicali liberi.
Quest’ultimi (ROS, Reactin Oxygen Species) non sono altro che molecole cui manca nella struttura atomica un elettrone, per cui, per ritornare allo stato di equilibrio atomico, tendono a sottrarlo ad altre vicine col risultato di danneggiarle. Livelli intracellulari anormalmente elevati di radicali liberi possono dunque danneggiare le cellule e sono sospettati di svolgere un ruolo di rilievo nei meccanismi patogenetici delle malattie cardiache, del cancro, dell’alzheimer e di altre patologie degenerative.

A questo punto, chi interviene?

Gli antiossidanti fisiologici, i quali si dividono in enzimatici e non enzimatici.

Antiossidanti enzimatici

Sono composti prodotti dall’organismo per difendersi dall’attacco dei radicali liberi, questi sono : la superossido dismutasi, la catalasi e la glutatione perossidasi.

Antiossidanti non enzimatici

Sono rappresentati dal Glutatione, dall’acido urico e dalle Vitamine A, E, C.

ANTIOSSIDANTI ALIMENTARI

 

Si tratta di sostanze presenti in molti alimenti, particolarmente in frutta e verdura, noci, cereali in alcune carni, pollame e pesce. Tra i più comuni ricordiamo il beta-carotene presente nelle carote, la luteina contenuta in alcune verdure, il licopene nei pomodori, il selenio nei cereali integrali, Vitamina A in molti ortaggi,nel tuorlo d’uovo e nell’olio di fegato di merluzzo; la Vitamina C e la Vitamina E meritano una sezione a parte per le incredibili proprietà antiossidanti.

LA VITAMINA E

La Vitamina E, o tocoferolo, è una vitamina liposolubile, termolabile, facilmente degradabile ad alte temperature.
Ha diverse proprietà antiossidanti, combattendo i radicali liberi ed è un importante strumento di prevenzione al cancro.
La vitamina E si trova in molti alimenti tra cui:

  • frutti oleosi (come le olive, le arachidi, il mais)
  • semi di grano
  • cereali
  • noci
  • verdure a foglia verde
  • olio

Il fabbisogno giornaliero di Vitamina E si aggira attorno agli 8-10 mg.

CARENZA DI VITAMINA E

Si può collegare ad una condizione di malnutrizione e può provocare problemi di crescita nei più giovani. La mancanza di vitamina E solitamente può essere alla base dell’insorgenza di disturbi al sistema nervoso e problemi al metabolismo generale.

ECCESSO DI VITAMINA E

Molto raro. Quando si verifica può avere conseguenze negative a causa dell’innalzamento della pressione sanguigna che ne consegue e che può essere pericolosa per chi già soffre di ipertensione.
L’eccesso può creare una riduzione degli ormoni della ghiandola tiroidea, dando problemi anche a chi soffre di tiroide.
Altre conseguenze possono essere stanchezza diffusa, disturbi della digestione, nausea e vomito.

LA VITAMINA C

La vitamina C o acido ascorbico, è una vitamina idrosolubile, termolabile, quindi facilmente deteriorabile ad alte temperature o quando è esposta all’aria.
La vitamina C è contenuta soprattutto:

  • nei vegetali a foglia verde, peperoni, pomodori, cavoli e nelle verdure fresche
  • nella frutta, sfatiamo il mito dell’arancia con maggior contenuto di vitamina C, infatti abbiamo al primo posto il ribes, al secondo il kiwi, al terzo gli agrumi.Ha funzione di:
  • promuovere l’assorbimento del ferro nell’intestino proteggendolo dall’ossidazione
  • partecipare al corretto funzionamento del sistema immunitario, e alla rigenerazione della Vitamina E
  • antistaminicoLa sua carenza provoca:
  • fragilità capillare e, a lungo termine, lo scorbuto
  • depressione
  • rallentamento della cicatrizzazione delle ferite
  • arresto accrescitivo

Dati recenti, sembrano correlare una ridotta assunzione di vitamina C con l’obesità infantile. Tale ipotesi muove dal presupposto che, poiché la vitamina C partecipa alla sintesi delle catecolamine e agisce come cofattore nella sintesi della carnitina, una carenza di tale vitamina possa contribuire a incrementare l’adipogenesi, favorendo condizioni associate, come l’obesità e il diabete.

Il fabbisogno quotidiano normale dell’adulto è indicato dai LARN è di 110mg con un aumento da 40 mg a 80 mg nella gravidanza
I fumatori avrebbero bisogno dai 200 mg ai 500 mg di vitamina C di origine alimentare al giorno per raggiungere i normali livelli plasmatici comparabili a quelli riscontrati nei soggetti non fumatori

 

Adesso parleremo di altri Antiossidanti dalle proprietà curative, ad oggi sottoposti a innumerevoli studi, si tratta dell’ EGCG, del RESVERATROLO e della CURCUMINA.

EGCG (epigallocatechina-3-gallato)

È un polifenolo che si estrae dal thè verde.
Nella sua forma pura è attualmente studiata in ambito oncologico (impiegando dosaggi di catechine gallate elevati nell’ordine dei grammi)

Uno studio ha mostrato che l’EGCG può avere alcuni effetti di prevenzione contro il cancro della pelle, dei polmoni, dell’esofago, dello stomaco, del fegato, dell’intestino tenue, del pancreas, del colon , della vescica e della mammella. Da un punto di vista clinico l’estratto di tè verde sembrerebbe essere in grado di ridurre l’evoluzione a tumore maligno di alcune forme precancerose, soprattutto a livello prostatico.

L’EGCG ha la funzione anche di:

  • inibire la formazione di aggregati metallo-peptide- β amiloide, cioè di quelle strutture fibrillari responsabili della neurotossicità nel morbo di Alzheimer
  • stimolare i processi detossificativi
  • stimolare il sistema immunitario
  • proteggere da malattie cardiovascolari
  • ridurre l’ipercolesterolemia

POSOLOGIA

L’apporto massimo giornaliero dell’EGCG è di 300 mg (2 – 3 tazze). Nella donna in gravidanza scende intorno ai 120 mg.

SI RACCOMANDA:

  • Per il Tè verde è bene evitare di utilizzare acqua troppo calda (70 ° – 80° C)
  • La durata dell’infusione non deve superare i 2-3 minuti
  • Per chi non prende β bloccanti si può aggiungere un cucchiaino di curcuma per renderlo maggiormente assorbibile
  • Lontano dai pasti per chi prende l’eutirox

RESVERATROLO

Il resveratrolo è un polifenolo dalle proprietà antiossidanti contenuto nel vino.
Precisamente si trova:

    • negli acini dell’uva, in alcune bacche e semi oleosi
    • in particolari piante per esempio la polygonum cuspidatum, per curare i disturbi al cuore e al fegato.Alcuni Studi hanno avuto rilevanza nella prevenzione delle patologie cardiocircolatorie e degenerative, è
      stato riconosciuto l’effetto antiossidante e antinfiammatorio, mentre sono subentrati alcuni dubbi sull’utilità del resveratrolo nella prevenzione delle patologie tipiche dell’invecchiamento.

POSOLOGIA

Il resveratrolo per manifestare un’attività salutare, la sua concentrazione nel sangue dovrebbe superare i 10 mg litro. La buccia dell’acino di uva rossa contiene circa 50-100 mg di resveratrolo / grammo di peso secco e la sua concentrazione nel vino rosso è dell’ordine di 0,3 0,5 mg litro, perciò dovrebbero essere assunti oltre 15 litri di vino al giorno per assicurare una protezione analoga a quella descritta nelle ricerche sperimentali.
L’incoerenza dei dati emersi dalle ricerche sugli effetti del resveratrolo sulla salute umana non consente di esprimere un giudizio definitivo.

LA CURCUMINA

E’ un polifenolo normalmente estratto dalle radici di curcuma longa, è il principale curcuminoide fenolo naturale responsabile del colore giallo della curcuma.

Quest’ultima è stata usata come rimedio per lo stomaco e disturbi del fegato, e per via topica come un antisettico, per le sue presunte proprietà antimicrobiche.

Il SUCCO FRESCO DI CURCUMA è usato in:

  • malattie della pelle, tra cui eczemi, varicella, herpes zoster, allergia e scabbia.

I CURCUMINOIDI hanno proprietà antibatteriche e antimicotichesono e sono studiati anche per il loro potenziale uso nel trattamento del morbo di alzheimer, del diabete e di altri
disturbi clinici.

La CURCUMINA ha attività antinfiammatoria, antiossidante, antibatterica e antivirale.

STUDI E POSOLOGIA

Ad altissimo dosaggio è dotata di:

  • capacità sia antinfiammatoria sia analgesica,
  • capace di ritardare la storia naturale del diabete,
  • agisce come chemio sensibilizzante.

La Posologia è dai 2g ai 5g al giorno.
La biodisponibilità orale è scarsa. Nel tentativo di superare tali limitazioni, alcuni autori hanno evidenziato che la contemporanea somministrazione di curcumina e piperina, entrambe pure, determina un incremento di biodisponibilità orale del 2000%, valore corrispondente ad un incremento di biodisponibilità orale rispetto alla somministrazione di curcumina pura di circa 20 volte. La co- somministrazione piperina curcumina non è però l’unico metodo per ottenere un assorbimento orale apprezzabile di curcumina. È stato recentemente evidenziato che la somministrazione di curcumina in forma complessata con fosfolipidi, determina un incremento della concentrazione plasmatica di curcumina di 30 volte circa. La somministrazione contemporanea di curcumina, in forma complessata con fosfolipidi, e di piperina pura e presupponibile che possa generare un aumento della biodisponibilità orale di curcumina ulteriormente
superiore.

Concludendo: seguendo una sana alimentazione ricca di antiossidanti, insieme ad una regolare attività fisica, creiamo il mix perfetto per raggiungere un ottimo stato di salute.

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