
L’alimentazione e la cefalea ad oggi sono un argomento molto trattato. La cefalea affligge tra il 60 e il 90 % della popolazione con almeno un episodio durante l’anno. La durata può variare da qualche minuto fino a molte ore o persino giorni e può presentarsi in maniera sporadica (si parla di cefalea occasionale), più volte durante il mese (si parla di cefalea episodica) oppure in forma cronica (quando avviene 15 o più giorni al mese). Tutte queste forme sono accomunate da un’alterazione nella comunicazione tra cervello, nervi ed i vasi sanguigni cranici.
Tra gli altri fattori che incidono sulla cefalea vi sono un’aumentata attività di alcuni muscoli cranici, episodi di stress, fattori psico-affettivi. Le forme primarie di cefalea possono essere associate ad una riduzione di endorfine, sostanze coinvolte sia nella percezione del dolore che nel determinare uno stato di benessere, ma anche ad una predisposizione genetica ereditaria. Nella donna la cefalea spesso compare nel periodo mestruale, con l’assunzione della pillola anticoncezionale, nel periodo peri-menopausale.
Quale alimentazione in caso di cefalea?
Per prevenire l’insorgenza della cefalea possiamo agire sullo stile di vita e sull’alimentazione; le scorrette abitudini alimentari sono correlate agli attacchi cefalici, infatti il mangiare in eccesso ma anche la masticazione troppo rapida complicano il processo digestivo, favorendo l’insorgenza della cefalea. Esistono alimenti che a causa del loro contenuto di alcune sostanze ad azione vasodilatatoria possono innescare e peggiorare un attacco di cefalea ed emicrania. Riducendo o eliminando dalla propria alimentazione alcuni alimenti si riescono a controllare e ridurre le crisi.
Alimenti da evitare in caso di cefalea
È necessario evitare i cibi difficili da digerire come:
- yogurt,
- agrumi,
- cipolle,
- crauti,
- olive,
- frutta secca a guscio,
- pane e pizza appena sfornati,
- cioccolato,
- cibi fritti,
- caffè,
- thè e bevande a base di cola,
- cibi fermentati,
- alimenti in salamoia e marinati.
Gli alimenti da limitare sono:
- gli insaccati per il loro contenuto di nitriti e nitrati
- i formaggi stagionati, pesce conservato, banane, pomodori per il loro contenuto di tiramina
- i dadi da cucina per il brodo, carne in scatola, salse pronte, cibi etnici
- in busta per il loro contenuto di glutammato di sodio
Raccomando di limitare il vino per il suo contenuto di anidride solforosa che può causare cefalea ed emicrania: questa sostanza è utilizzata sia nel processo produttivo del vino ma anche nella conservazione del baccalà.
Cibi da assumere in caso di cefalea
Gli alimenti, invece, che possono proteggere dalla cefalea e quindi da mangiare ogni giorno comprendono:
- Pane, pasta e cereali integrali (riso, avena, miglio, orzo, grano saraceno)
- Frutta e verdura fresca di stagione (soprattutto la verdura a foglia)
- Legumi sia freschi che secchi (piselli, lenticchie, ceci…)
- Pesce fresco e non affumicato o salato
- Carne bianca (pollo, coniglio…)
- Zenzero per la sua azione antistaminica, antiossidante migliora i sintomi
Consiglio di seguire una dieta equilibrata e bilanciata evitando, il più possibile, l’eccesso di sale ed assumere, soprattutto durante il periodo estivo, vitamine e sali minerali. Evitate diete troppo drastiche e a periodi di digiuno, poiché causando un’alterazione della glicemia, hanno effetti negativi sulla cefalea.
Alleati: Pane, pasta e cereali integrali (riso, avena, miglio, orzo, grano saraceno), frutta e verdura fresca di stagione (soprattutto la verdura a foglia), legumi sia freschi che secchi, pesce fresco e non affumicato o salato, carne bianca (pollo, coniglio..), zenzero.
Nemici: insaccati, yogurt, agrumi, cipolle, crauti, olive, frutta secca a guscio, pane e pizza appena sfornati, cioccolato, cibi fritti, caffè, thè e bevande a base di cola, cibi fermentati, alimenti in salamoia e marinati, pesce conservato, formaggi stagionati, vino, dado da cucina, carne in scatola.